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Antonio

Aloe Vera

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Aloe vera «Anthony» - un figlio del deserto poco esigente 

L'Aloe vera ha probabilmente la sua origine nella penisola arabica. Quindi non sorprende che abbia bisogno di poca acqua. Per noi, tuttavia, è stato un motivo per includerla nel nostro piccolo ma bellissimo assortimento di piante per maschi. La linfa che si forma nelle foglie non è altro che un apporto di acqua e sostanze nutritive da cui dipende la pianta nelle zone in cui non piove per mesi e mesi.

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È infatti sorprendente che le piante prosperino nei deserti di questo mondo. Dopo tutto, la scarsità d'acqua, le estreme fluttuazioni di temperatura, le tempeste di sabbia e persino i terreni salini sono un ambiente ostile.

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Nel frattempo, l'Aloe vera è coltivata nelle regioni subtropicali e tropicali. Nell'area del Mediterraneo, in India, nelle isole dei Caraibi, nelle Canarie e in Messico, è addirittura considerata naturalizzata.

Aloe vera - un soffio di immortalità 

Le proprietà curative dell'Aloe vera erano già riconosciute in Mesopotamia circa 4000 anni fa. Lì le malattie erano un segno di demoni che potevano essere scacciati solo da una pianta divina come l'Aloe vera.

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Più tardi, Alessandro Magno fece guarire le ferite dei suoi guerrieri con il succo di Aloe vera. Le portò sui campi di battaglia, facendole piantare su carri appositamente progettati in modo da avere sempre scorte fresce.

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Nell'antico Egitto, tuttavia, l'Aloe vera era parte integrante anche dell'imbalsamazione dei morti. Poiché l'obiettivo era quello di ottenere la vita eterna sospendendo i processi di decomposizione, l'Aloe vera era considerata una pianta dell'immortalità.

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Beh, la nostra pianta per maschi «Anthony» non è immortale. Ma con un po’ di cura questa pianta estremamente poco esigente può vivere fino a 10 anni.

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L'Aloe vera rende belli e dona eterna giovinezza 

Gli antichi egizi consideravano l'Aloe vera una pianta la cui linfa dona bellezza, salute e immortalità già 6000 anni fa. Per questo motivo le regine egiziane Nefertiti e Cleopatra l’apprezzavano e l’utilizzavano per la cura e la salute quotidiana della pelle. Cleopatra, in particolare, pare abbia avuto molto successo in questo senso, poiché il militare romano Marco Antonio si innamorò di lei. Per questo motivo abbiamo dato all'Aloe vera tra le nostre piante per maschi il nome «Anthony».

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In sanscrito l'Aloe vera ha il nome Ghrita-Kumari, e Kumari significa fanciulla. Questo perché si pensava che questa pianta avesse un effetto rigenerante per la natura femminile e donasse alle donne l'energia della giovinezza. Infine, ma non meno importante, vari popoli primitivi dell'Africa, dell'India e della Cina attribuivano poteri extrasensoriali all'Aloe vera e bruciavano il suo legno per scacciare gli spiriti maligni.

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Non c'è da stupirsi, quindi, che l'Aloe vera fosse chiamata anche giglio del deserto, pianta reale, fonte di giovinezza, bacchetta magica del paradiso e rimedio di armonia, a seconda della cultura e del paese.

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